Contemplazione

Quando veli il tuo volto di mistero

sotto le ali della luce

tu plasmi di echi siderali

quest’argilla e semini la notte

negli occhi abbagliati di stupore.

Quando spargi di palpiti canori

le siepi e i filari delle mie colline,

s’aprono abissi di chiarore

alle strade smarrite su orizzonti

di prati, di boschi e casolari.

Quando avvolgi di riflessi policromi

i chiaroscuri delle mie stagioni,

anche il silenzio ti rivela

e invoca, punto focale

d’ogni passione amara.

Lasciami ancora porgere colori

alla tela incompiuta che mi doni;

dipingerò di sogno la mia valle,

di gioco i borghi e le officine:

il quadro che tu mi hai suggerito.

12.10.1990

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