Ora che più non gridano
queste mani
stanche
e non ho più un passato
né un futuro onorevole
ed il pane ritrova il sapore
di fatica
non ho più bisogno
di te
utile dio
costruito da mani di terra
idolo nominato invano
e mago invocato
per le pretese più grandi di noi
e non sarai più alibi
per i silenzi complici
sulla città dei poveri
che morta è la sete di te
per le ore di paura
e queste mani sporche di terra
camminano
vuote
verso il Dio della nostra liberazione.