Davanti a te,
muto l’orizzonte e il salice
sopra la collina,
stare,
le mani oltre la sera
infinita pausa di fuoco,
e distendere in cieli d’utopia
i prati di gioia
e i cedri del giardino,
avvinto d’edera e d’incanto.
Davanti a te,
muto l’orizzonte e il salice
sopra la collina,
stare,
le mani oltre la sera
infinita pausa di fuoco,
e distendere in cieli d’utopia
i prati di gioia
e i cedri del giardino,
avvinto d’edera e d’incanto.