Non mi basta la notte
a dare un nome alle stelle
ad una ad una;
non mi basta il pensiero
ad abitare spazi inestesi
oltre l’universo;
non mi basta la luce
a misurare istanti
che il tempo non contiene.
Io non ho mani
per dipingere il volto
d’una nostalgia abissale;
prigioniero del sole,
tra i coni d’ombra
d’un numero informe di galassie,
cerco un’orma di passi inattesi
fra le sabbie
di questo cosmo incompiuto.