Restano solo
note sparse d’una sinfonia interrotta
e mani sospese
a dipingere
ardue volute di un’orchestra
che piano si ritrae.
Anche la memoria
s’infrange contro il silenzio
che improvviso incombe
e reciso è il pensiero
– forse anche il presagio –
nel blackout che gelido pervade.
Qualche violino
osa accordare un ‘la’
nel complice torpore dell’attesa.
Tornerà una luce, tornerà,
sulle stanche battute dell’adagio
che volge in musica atonale
le candide allusioni del preludio:
oltre il minuetto – come da partitura –
il concerto chiude in dissonanza.
durante un concerto
19.5.1991